La musica perfetta: Zarlino alle origini della Querelle
- Argument
Il centro focale della mia relazione sarà la critica degli antichi in Zarlino, ovvero la costituzione di una coscienza della modernità rispetto secondo gli assi di una temporalità di breve periodo (polemiche con Salinas e con Vincenzo Galilei), di medio periodo (critica dei cosiddetti commentatori di Boezio: Gaffurio e Lefèvre d’Estaples) e di lungo periodo (presa di distanza dai Pitagorici). Queste strategie sono il portato di una coscienza di originalità e novità la cui immagine, con la quale Zarlino tende ad identificarsi, è quella del «Nuovo Pitagora» della teoria, come il suo maestro Willaert lo era stato della pratica. In particolare appunto il rapporto teoria pratica, è radicalmente ripensato alla luce del nuovo ideale di melopeo o musico perfetto, delineato già dal «Proemio» delle Istituzioni del 1558 e da cui prende il titolo l’ultima opera inedita del teorico di Chioggia.
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